La tomba di Giulio II è un complesso scultoreo progettato e realizzato da Michelangelo Buonarroti per papa Giulio II. Originariamente concepita come un mausoleo monumentale all'interno della Basilica di San Pietro, subì numerose modifiche e ridimensionamenti a causa di vincoli finanziari e politici, prolungandosi per decenni e rimanendo incompiuta. La sua collocazione finale è la Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma.
Tra le figure più importanti realizzate per il monumento figurano:
Il celeberrimo Mosè: Considerato uno dei capolavori scultorei di Michelangelo, ritrae Mosè con le tavole della legge.
Gli Schiavi: Dovevano far parte della decorazione originaria, simboleggiando le province sottomesse al papa. Alcuni sono conservati al Louvre e alla Galleria dell'Accademia di Firenze. In particolare:
Rachele e Lia: Figure allegoriche che rappresentano rispettivamente la vita contemplativa e la vita attiva.
La travagliata storia della tomba, i continui cambiamenti di progetto e le commissioni concorrenti a cui Michelangelo dovette far fronte, ne fecero un simbolo del tormento dell'artista e della sua lotta per conciliare la propria visione artistica con le esigenze dei committenti. L'opera, pur incompleta, rappresenta una pietra miliare nella storia della scultura rinascimentale e un esempio significativo della genialità di Michelangelo.
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